Nel periodo Gennaio – Luglio 2017 sono state registrate 591 vittime, di cui 431 in occasione di lavoro e 160 in itinere. Il fenomeno delle morti bianche continua silenziosamente il suo luttuoso cammino che conta un incremento della mortalità del 5,2% rispetto lo stesso periodo dell’anno precedente (562 casi registrati nel 2016).
Analizzando i dati, gli esperti dell’Osservatorio Sicurezza evidenziano che la fascia d’età più colpita è quella dei 45-54 anni. In questo caso, l’indice di incidenza sugli occupati è pari a 20 (32,3% del totale) con 139 casi registrati. A seguire troviamo i lavoratori con età compresa tra i 55 e 64 anni con un indice di incidenza sugli occupati di 33,8 (29,5% del totale) con 127 casi registrati.
Sono stati sette mesi tragici per Lombardia ed Emilia Romagna, le quali contano rispettivamente 50 e 49 decessi (dati con esclusione di infortuni in itinere). Il Veneto si posiziona al terzo posto della classifica nazionale con 40 decessi, seguito da Sicilia (35) e Piemonte (30).